martedì 22 maggio 2018

Adam Lambert, Troye Sivan e gli hit makers gay, parlano di omofobia nell'industria durante un brunch in West Hollywood

Parson James ha smesso di parlare e si è guardato intorno:''Ci sono pionieri come Adam Lambert, che è sempre stato stesso e ha messo il suo stampo e non si è tirato indietro, tante persone gli hanno dato contro per quello, ma ad essere onesto, se persone come lui non si fossero fatte avanti e iniziato la conversazione quando ancora nessuno aveva il coraggio di parlarne, non penso che oggi ci sarebbero persone come Troye Sivan o me stesso nell'industria.''

La star di American Idol, diventato poi artista solista in quel momento era seduto da solo con un espressione triste/pensierosa mentre il brunch stava ormai finendo. Lambert dice che la sua esperienza nel fare coming out per il mondo è stata come ''essere gettato all'interno di una pentola di acqua bollente, erano tempi diversi.'' racconta a Variety. ''Quando ho iniziato la mia carriera, mi sembrava un impresa davvero difficile. Voglio dire, non penso che nessuno mi rifiutasse o bloccasse perchè avevano problemi con le persone gay'' dice della sua casa discografica. ''Ma cerano sempre preoccupazioni - sopratutto all'inizio. La maggior parte delle persone che lavoravano nella casa discografica non aveva mai lavorato prima con un artista gay. Era una situazione nuova e non cerano formule da seguire. C'era un pò di paura per questo.''
Lambert ammette di aver combattuto internamente con se stesso:''C'erano momenti dopo il mio primo o secondo anno nel mondo dello spettacolo, in cui ho cominciato a sentirmi insicuro, ho cominciato a pensare:''Devo cambiare chi sono per far parte di questo mondo? Per avere successo?'' La cosa che ho imparato a mie spese è che non puoi accontentare tutti. Alla fine, quelli che ha successo in questo mondo, sono quelli che creano i loro trend. Adesso sono ad un punto nella mia carriera, in cui sono davvero me stesso senza preoccuparmi del resto.''

Per il momento, essere se stessi sembra essere una formula vincente per Troye Sivan:''Penso che sono stato fortunato ad essere entrato in questo mondo nel momento in cui l'ho fatto. Le persone erano pronte. Non era cool essere omofobi o razzisti o sessisti...le persone si arrabbiavano così tanto che non lasciavano agli altri altra scelta ma che cominciare ad accettare questi cambiamenti. Ho continuato a cavalcare quell'onda.''

Consiglio di leggere tutto l'articolo di Variety, davvero interessante:http://variety.com/2018/music/news/adam-lambert-troye-sivan-gay-songwriters-brunch-homophobia-industry-1202818291/

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