venerdì 7 novembre 2014

Non fermatelo adesso: Adam Lambert parla del tour con i Queen e del nuovo album.

Traduzione dell'articolo di Yahoo Music del 21 Luglio 2014

Adam Lambert sta per concludere il tour americano come cantante dei Queen, ma la sua tabella di marcia è comunque piena ancora per un po'.
Il tour Queen + Adam Lambert in Australia e Nuova Zelanda inizia il 22 agosto, al momento sta sostenendo la campagna del progetto "Live Proud" di AT&T, e ovviamente c'è il suo terzo album, avvolto nel segreto, che sembra dover essere pubblicato nel 2015 (Adam tuttavia non ha ancora confermato la data).
Tra un mulinello di concerti e sessioni in sala di registrazione Adam ha fatto quattro chiacchiere con Yahoo Music sulle sfide che comporta il camminare con le (favolose) scarpe di Freddie Mercury, sul conquistare le folle, e su come questa esperienza estiva con i Queen influenzerá l'andamento della sua musica.
YAHOO MUSIC: Sei in tournée con i Queen da più di un mese ormai. Come sta andando?

ADAM: Sta andando molto bene. Abbiamo ricevuto molto calore; senti davvero la folla che si avvicina a te sempre più man mano che lo show va avanti. Voglio dire, le prime due canzoni mi guardo in giro e percepisco un certo "Sì, va bene, non ti conosciamo, stiamo verificando chi sei..." Ma poi ci sono momenti in cui riesco a percepire che la folla ti sta dando tutto - che è quello che dovrebbe essere, come la sospensione di giudizio che c'è. È una sorta di fuga, un viaggio. Alcune parti dello show sono assurde per scelta, è questo lo spirito della band, sono sempre stati così, quindi questo è uno dei motivi per cui non sono stato timido con i costumi o alcune delle mie scelte nel modo di stare sul palco. Questo è lo spirito di questa band, come originariamente volevano che fosse, e voglio fare tutto il mio dannato meglio per riportare quello spirito di nuovo in vita!

YAHOO MUSIC: Non sei stato assolutamente timido con i costumi. Ad un certo punto, indossi addirittura una corona scintillante.

ADAM: Ah, tutti ce l'hanno con questa corona! Voglio dire, sì, sono certo che ci sia molto simbolismo dietro. Ho solo pensato "La band si chiama Queen, mi serve una corona!". Freddie era famoso per salire sul palco con mantello di ermellino e corona, a un certo punto, e io ho pensato che fosse così sfacciato, assurdo e ridicolo, che ho voluto farlo anche io... Anche se la mia corona è un po' più scintillante.

YAHOO MUSIC: Alcuni puristi fan dei Queen l'hanno messa giù dura nei commenti su quella corona... Come se cercassi di essere Freddie o cose del genere...

ADAM: Vedi, quello che trovo grande di questo show è che volutamente abbiamo provato a non allontanarci troppo dai Queen originali, sia visivamente che musicalmente. Penso che ci siamo trovati tutti d'accordo "Ricreiamo alcuni dei momenti e delle sonorità, look e stili iconici della band" - anche con i costumi. Ho studiato molto i vecchi costumi di Freddie, le sue fonti di ispirazione e il periodo, e ho cercato di arrivarci anche io.

YAHOO MUSIC: È stato demoralizzante interpretare la canzone da solista di Freddie Love Kills, dal momento che lui non l'ha mai cantata in vita sua?

ADAM: Sì in qualche misura, ma è stato anche la cosa che lo ha reso eccitante. [Con Love Kills] È difficile fare confronti, al contrario che con Who Wants To Live Forever, di cui puoi ascoltare l'originale e dire "bè, Freddie è fantastico"

YAHOO MUSIC: Cosa ti è piaciuto di più del cantare i classici dei Queen?

ADAM: Ho un passato teatrale alle spalle e ho fatto alcune cose stravaganti e fuori dagli schemi, quindi quando ci avviciniamo alle canzoni del set, è facile per me. Ma mi piace anche interpretare le canzoni più funky e blues. Mi piace il finale di Somebody To Love, in cui posso "andare un po' in chiesa" [con i vocalizzi, ndt]. Sono questi i momenti che amo quando sono sul palco, e posso indossare dei costumi!

YAHOO MUSIC: Pensi che al di lá dell'andare in tournée insieme, tu è i Queen farete mai un album di materiale nuovo? Sarebbe interessante.

ADAM: Non lo so. A questo punto non puoi mai parlare con certezza. Voglio dire, se qualcuno mi avesse detto cinque anni fa, "Sai? Farai un arena tour estivo con i Queen.", io avrei risposto "Ma davvero?". Quindi sono certo che se sará la cosa giusta da fare e sentiremo che il momento o le canzoni sono quelle giuste, potrebbe capitare. Ma non è in previsione, al momento. Ci focalizziamo assolutamente su ciò che accadrà il mese prossimo. E poi, io sto lavorando al mio album, in prospettiva futura...

YAHOO MUSIC: In che modo credi che la tua esperienza con i Queen influenzerà l'album? In che modo ha influenzato te?

ADAM: Credo che una delle cose forti di fare un tour con questo gruppo sia che musicalmente ti apre molte porte differenti. Voglio dire, i Queen fanno southern blues rock, fanno pop, Glam rock, operistico, musical, fanno punk. La loro è musica a ampio spettro e copre un arco di decenni, e questo, in riferimento al mio album, mi fa sentire libero di fare quello che voglio, canzone per canzone. Penso che al giorno d'oggi sia fuori moda incasellarsi in un genere, non mi sembra che sia ciò che sta accadendo. Penso che tutti stiano pensando "ok, prendo un po' di questo, di quello e di quell'altro: ecco i miei riferimenti artistici, e li mescolo insieme in qualche nuovo modo." Penso che nell'album ci saranno nuove sonorità che non ho mai esplorato prima, e cose che invece sono il mio marchio di fabbrica, insieme a qualcosa di retrò, ma non troppo...

YAHOO MUSIC: E senza dubbio tu hai messo molto dagli anni settanta e ottanta nei tuoi primi due album.

ADAM: Assolutamente, c'è qualcosa in ogni decennio che puoi evidenziare. Amo molta roba degli anni settanta e novanta. È buffo come le mode cambino, sai? Ora improvvisamente, tutta la house music dalle sonorità anni novanta sta diventando pop, e ti vien da dire chi l'avrebbe mai detto?

YAHOO MUSIC: Penso che il tuo album Trespassing anticipasse i tempi di un anno circa. Aveva collaborazioni con Nile Rodgers e Pharrell Williams, e un anno dopo c'è stato il boom di Get Lucky dei Daft Punk e ora Nile e Pharrell sono ovunque...

ADAM: Sai, è la cosa buffa del business della musica, che ho imparato nel modo più duro, il fatto che parte dell'affare è la musica - devi avere buone canzoni, ovvio, o non hai il prodotto da vendere - ma molto riguarda il momento giusto e il posizionamento sul mercato. Il mercato della musica è davvero insidioso, e tutto deve agire in sincronia, in armonia, perché una pubblicazione sia un successo. E questa è una cosa che sto ancora imparando.
Penso che questa prossima uscita, anche se non posso raccontare tutti i dettagli del piano di marketing, sia una situazione totalmente differente: diversa la casa discografica, diversi i produttori, diverse le persone coinvolte, diverso il management.
Sarà tutto un gioco diverso, quindi sono davvero eccitato.

Se prendete la traduzione citate la pagina(Italy Wants Adam), grazie!

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